Albergo Le Bois des Chambres & Ristorante Le Grand Chaume

La sala da biliardo

published at 20/10/2022

La sala del biliardo era ovviamente riservata a questo gioco - ma era anche il luogo dove i gentiluomini fumavano il sigaro e discutevano di politica dopo un pasto abbondante. È uno dei rari ambienti del castello che ha conservato il suo soffitto policromo del 19° secolo, con una decorazione di libera ispirazione rinascimentale: noterete i cartigli e le “C” intrecciate che richiamano Carlo II di Chaumont-Amboise.

Sui lati della trave principale figurano tre vedute del Castello come si presentava all'epoca della famiglia de Broglie. A ciascuna estremità figura lo stemma della famiglia Chaumont-Amboise e quello della famiglia de Broglie.

I due arazzi, eseguiti nel 16° secolo a Bruxelles, rappresentano alcuni episodi della vita di Annibale: La Presa di Sagunto e Annibale che mostra a tre dei suoi luogotenenti la pianura padana.

 

Arazzo raffigurante La Presa di Sagunto

Dopo aver perso nel corso del 3° secolo a.C. la prima guerra Punica contro Roma, Cartagine è alla ricerca di un nuovo passaggio per raggiungere l'Italia via terra. La conquista della Spagna le consentì di tenere sul posto un esercito permanente, non lontano dall'Italia. Il Senato cartaginese incaricò Amilcare Barca di conquistare la penisola iberica, missione che il generale portò a termine con successo. Suo genero Asdrubale prosegue la missione, scegliendo come luogotenente proprio Annibale, figlio di Amilcare Barca. Annibale divenne rapidamente il capo assoluto dell'esercito cartaginese. Nel 219 a.C. - deciso ad aprire le ostilità contro Roma - conquista la città di Sagunto alleata di Roma. Nell'arazzo, Annibale mostra la città assediata a due emissari venuti a chiedere la pace. L’espugnazione di Sagunto è in realtà una provocazione per la città eterna; quando il senato di Cartagine rifiuta di sconfessare il suo generale in capo, Annibale, Roma dichiara la guerra ai cartaginesi dando inizio alla seconda guerra punica.

All’epoca della famiglia de Broglie, questo arazzo era esposto nella Sala delle Guardie ed è stato classificato tra i Monumenti Storici nel 1954.

 

Il gioco del biliardo

Il termine biliardo, che deriva da biglia, si ritrova già nel Roman de la Rose, il celebre poema allegorico popolare francese del 13° secolo. Esso designava un'asta di legno col manico ricurvo, che ricorda l'attuale stecca da biliardo. Per quanto riguarda il gioco, la sua origine è da trovarsi nel cosiddetto "pallamaglio" o nel croquet, un gioco all'aperto che si sarebbe evoluto col tempo, finendo per essere praticato su un tavolo ed in una apposita sala. Il primo tavolo da biliardo fu ordinato dal re Luigi XI, nel 1469. Del tavolo fa menzione anche l'inventario di Charlotte d'Albret, duchessa del Valentinois, nel 1514. Ma fu solamente durante il regno di Luigi XIV che il gioco riscosse in Francia un autentico successo. Il biliardo era all'epoca solo una variante su tavolo del croquet. Si è impiegato oltre un secolo prima che il piano di gioco in legno fosse sostituito dal marmo, che fu a sua volta sostituito dall'ardesia, perfettamente stabile ed orizzontale.